La Sardegna è la seconda isola più grande del Mar Mediterraneo per estensione (24.090 km²), dopo la Sicilia. L'insularità è attenuata solo dalla vicinanza con l'isola Corsica (Francia) da cui è separata dalle Bocche di Bonifacio (Gallura). La sua posizione strategica al centro del mar Mediterraneo occidentale ha favorito da sempre, sin dall'antichità, i rapporti "coloniali" a scopo commerciale e culturale di varie popolazioni, dai Fenici ai Romani, dai pisani agli spagnoli, e nell' ultimo secolo da interessi economici, militari e strategici, come le Basi Nato di Santo Stefano e La Maddalena, e la lussuosa Costa Smeralda
La lingua più parlata è oggi l'italiano, introdotto nell'isola per legge nel 1760 dai Savoia. Tuttavia, vengono ancora parlate lingue storiche come il sardo (principalmente ripartito nelle due principali fasce dialettali logudoresi e campidanesi, fra loro mutualmente comprensibili), l'algherese (una variante arcaica del catalano parlata ad Alghero), il gallurese ed il sassarese (parlate corse trapiantate tempo addietro nella Sardegna settentrionale). Nelle isole di Sant'Antioco e di San Pietro viene, da circa tre secoli, parlato il ligure tabarchino. Nella zona urbana di Cagliari il campidanese si è molto italianizzato, a causa dei rapporti coll'Italia continentale.
La lingua più parlata è oggi l'italiano, introdotto nell'isola per legge nel 1760 dai Savoia. Tuttavia, vengono ancora parlate lingue storiche come il sardo (principalmente ripartito nelle due principali fasce dialettali logudoresi e campidanesi, fra loro mutualmente comprensibili), l'algherese (una variante arcaica del catalano parlata ad Alghero), il gallurese ed il sassarese (parlate corse trapiantate tempo addietro nella Sardegna settentrionale). Nelle isole di Sant'Antioco e di San Pietro viene, da circa tre secoli, parlato il ligure tabarchino. Nella zona urbana di Cagliari il campidanese si è molto italianizzato, a causa dei rapporti coll'Italia continentale.